Negli ultimi anni nel nostro blog abbiamo parlato spesso dei FODMAP* (ad esempio qui, qui e qui). Un argomento che tuttavia non abbiamo mai affrontato riguarda l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP per i bambini che soffrono di disturbi digestivi funzionali (mal di pancia, diarrea, stitichezza, gas intestinali, ecc.). Per questo approfitto della recente pubblicazione di un articolo apparso sulla rivista Gastroenterology and Hepatology1 che fa il punto sull’argomento per parlarvene.
La rassegna della letteratura scientifica svolta dagli autori permette di identificare alcuni punti chiave relativi al cambiamento delle abitudini alimentari utili per alleviare il mal di pancia (e altri disturbi gastrointestinali) nei bambini.
Prima di tutto occorre ricordare che non è consigliabile iniziare il percorso dell’alimentazione povera di FODMAP senza prima aver consultato un medico e un nutrizionista specializzato in pediatria.
In secondo luogo l’eliminazione dei FODMAP non è la prima opzione di trattamento da considerare per i mal di pancia e gli altri sintomi digestivi del bambino. Occorre effettuare una valutazione delle abitudini alimentari e degli eventuali cambiamenti da apportare (se necessario).
In effetti i sintomi del mal di pancia nei bambini possono a volte essere spiegati da un consumo eccessivo di succhi di frutta, latte, yogurt e farinacei. Di solito questi prodotti sono molto apprezzati dai più piccoli, e si potrebbe essere tentati dal fargliene assumere a volontà, soprattutto se mangiano meno volentieri altri tipi di alimenti.
Se i sintomi dovessero persistere nonostante il cambiamento delle abitudini alimentari si può valutare di ricorrere all’alimentazione a basso contenuto di FODMAP, avvalendosi del consiglio e della guida di un nutrizionista specializzato in questo campo.
Tuttavia si devono sempre adottare alcune precauzioni, come :
Alcuni studi 2-5 hanno messo in evdienza i possibili effetti negativi dell’alimentazione a basso contenuto di FODMAP sulla diversità batterica nel microbiota degli adulti. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che gli alimenti che contengono FODMAP sono anche ricchi di prebiotici (carboidrati non digeribili di cui si alimentano i batteri “buoni” del nostro apparato digerente), come menzionato nell’articolo 5 alimenti per un microbiota in salute.
Anche se questi studi sono stati condotti su adulti possiamo verosimilmente considerarli come un avvertimento valido anche per i bambini. Ne consegue che l’alimentazione a basso contenuto di FODMAP deve essere seguita per un lasso di tempo più breve possibile. I test di reintroduzione devono quindi essere eseguiti non oltre la sesta settimana, o anche prima se i sintomi si sono già attenuati.
Parlo in modo più dettagliato dell’importanza della reintroduzione nell’articolo Reintroduzione dei FODMAP, perché occorre farla ?
*I FODMAP sono dei glucidi che fermentano nell’intestino, in parte responsabili dei sintomi nelle persone che soffrono di colon irritabile. Per maggiori informazioni, leggete quest’articolo.
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