I solfiti sono uno dei 10 allergeni principali. Hanno davvero una pessima reputazione, tanto che sono considerati responsabili di una miriade di problemi, dall’emicrania alle reazioni allergiche. Ma come stanno davvero le cose ? Voglio fare il punto per voi su ciò che sono realmente questi composti, su come identificarli negli alimenti e darò alcune soluzioni utili per coloro che li devono evitare.
I solfiti sono delle sostanze naturalmente presenti in alcuni alimenti. Possono anche essere aggiunti ad altri alimenti in quanto svolgono la funzione di conservanti. Permettono di preservare il colore degli alimenti (come nei salumi) e di prevenire la proliferazione di batteri e funghi, prolungandone così la data di scadenza.
A meno di non essere allergici/intolleranti, non c’è alcuna ragione di eliminarli completamente dalla propria alimentazione. Non ha senso privarsi della frutta secca senza esserne allergici, e in questo caso vale lo stesso principio. Ovviamente se mangiate solamente salumi e vino (due alimenti che contengono solfiti) avrete solo dei vantaggi variando un po’ la vostra alimentazione…
Sebbene compaiano nella lista dei principali allergeni, si usa dire che le persone che non li tollerano siano intolleranti e non allergici.
I solfiti fanno parte dei principali allergeni poiché possono causare delle reazioni simili a quelle delle vere allergie (problemi respiratori, reazioni cutanee, malesseri, ecc.).
Le persone che hanno una reazione negativa dopo aver ingerito un alimento o un prodotto contenente dei solfiti fanno bene ad eliminarli dalla loro alimentazione. Bisogna considerare però che a seconda degli alimenti (e dei produttori) il tenore di solfiti è molto variabile. Può essere quindi utile fare alcuni test con delle piccole quantità di alimenti contenenti solfiti prima di decidere di eliminarli definitivamente dalla propria alimentazione.
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