I dati complessivi provenienti da meta-analisi, revisioni sistematiche, studi clinici e studi osservazionali non hanno evidenziato un legame univoco e chiaro tra il consumo di dolcificanti e lo sviluppo del diabete di tipo 2. Ciò nonostante, diversi studi osservazionali hanno mostrato una relazione positiva tra queste due variabili. Nessun dolcificante specifico sembra essere più strettamente associato allo sviluppo del diabete di tipo 2 rispetto ad altri. L’ingestione di dolcificanti potrebbe portare al rilascio di insulina da parte del pancreas, che verrebbe quindi confusa con il glucosio a causa del suo sapore dolce. Questo aumenterebbe i livelli di insulina nel sangue, portando infine a una riduzione dell’attività dei recettori e all’insulino-resistenza.
Diversi dolcificanti, tra cui la saccarina, il sucralosio e la stevia, sono stati identificati come potenzialmente in grado di influenzare la composizione del microbiota intestinale. L’ingestione di saccarina potrebbe influenzare la tolleranza al glucosio e promuovere la disbiosi intestinale. Sono tuttavia necessari ulteriori studi per chiarire queste osservazioni preliminari, per determinare se i cambiamenti osservati nel microbiota intestinale negli animali siano presenti nell’uomo e per studiare gli effetti dei dolcificanti per i quali non sono attualmente disponibili evidenze.
I dolcificanti sono stati riconosciuti come inquinanti ambientali emergenti. Sono resistenti ai processi di trattamento delle acque reflue e vengono quindi continuamente introdotti negli ambienti acquatici. Diversi studi ambientali hanno confermato l’elevata presenza di acesulfame-K, saccarina e sucralosio nel ciclo dell’acqua. Concentrazioni elevate di questi edulcoranti si trovano nelle acque superficiali, nelle falde acquifere sotterranee e nell’acqua potabile.
Attualmente non esiste ancora un consenso sulle conseguenze del consumo di dolcificanti sulla salute, poiché non sono stati studiati a fondo e gli studi disponibili sono contraddittori. Un consumo elevato di edulcoranti è stato associato a potenziali effetti negativi sulla salute, tra cui un aumento del rischio di cancro, obesità, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
Alla luce di questi studi, sarebbe prudente evitare un consumo eccessivo di dolcificanti. A tal fine, è necessario modificare le proprie abitudini alimentari a lungo termine. Ecco alcuni consigli per ridurre l’assunzione di zuccheri aggiunti e dolcificanti:
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